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Scelgo Io 6/2005 | pagina 4

Prognosi riservata - La lobby farmaceutica ci prende in giro
Proprio mentre il popolo è stato chiamato alle urne sulla moratoria degli alimenti manipolati geneticamente, il Consiglio federale ha ordinato agli allevatori di tenere in gabbia i polli. Obiettivo: evitare contatti con gli uccelli migratori, ipotetici portatori del virus dell'influenza aviaria.

L'eventualità di un contagio tra animali è piccolissima, e ancora minore è la possibilità che avvenga un contagio con l'uomo. Lo dico da medico e da allevatore. Nel mio tempo libero, infatti, allevo animali per diletto, tra cui alcune galline. Anch'io quindi sono stato costretto a chiudere in gabbia i miei poveri polli.

La normale "grippe" colpisce ogni anno decine di milioni di persone causando decine di migliaia di morti. L'influenza aviaria, invece, finora ha colpito solo 120 persone in tutto il mondo. La metà di queste sono decedute. Per ora si tratta quindi di un fenomeno marginale.

A fine 2005 disporremo di sufficienti medicamenti antivirali che permetteranno di trattare ogni persona ammalata e assicurare la profilassi per il personale curante, anche se dovesse scoppiare un'improbabile epidemia.

Eppure per un pericolo quasi inesistente sono state prese misure molto drastiche. È nata una psicosi collettiva a grande beneficio dell'industria farmaceutica che produce il Tamiflu.

Contemporaneamente la stessa industria farmaceutica sostiene la liberalizzazione degli organismi manipolati geneticamente, che invece rappresentano un reale ed enorme pericolo. Qui, curiosamente, il principio di prudenza non viene applicato poiché sono in gioco enormi interessi economici.

In altre parole: per un pericolo grave come le manipolazioni genetiche del cibo, si corrono rischi enormi. Per un pericolo irrisorio come l'influenza dei polli si adottano invece misure drastiche. Nei due casi a guadagnarci è sempre l'industria farmaceutica.

Si potranno anche rinchiudere i polli, ma il cittadino, che pollo non è, ha capito che la lobby farmaceutica lo sta prendendo in giro.

Se il sostegno popolare all'iniziativa contro i cibi manipolati geneticamente è così massiccio, significa che una grossa fetta dei consumatori non si fida più di chi pensa solo a difendere enormi interessi economici.

Il medico Werner Nussbaumer è presidente del Sindacato dei consumatori.

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