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L'Inchiesta 6/2007 | pagina 7

La coda del mouse - File condivisi: meglio BitTorrent
Con la diffusione dei collegamenti Internet a banda larga Adsl sono aumentati gli utenti che condividono e scambiano file in rete, nel cosiddetto "file sharing" tramite P2P ("peer-to-peer", nodo-a-nodo)1. A causa dei diritti d'autore, non è stato ancora risolto con chiarezza a livello internazionale il problema della legalità di tale scambio, qualunque sia la fonte e per quanto legale sia considerato il mezzo con cui si effettua il trasferimento. Tra i programmi più usati vi sono Kaaza, WinMX e soprattutto eMule; ora sta conquistando spazio il sistema BitTorrent2, che ha rinnovato il modo di collegarsi in rete fra gli utenti che scaricano e scambiano programmi, dati, giochi, musica e filmati.

Il principio alla base è sfruttare meglio la larghezza di banda disponibile nella propria connessione, attraverso l'invio di parti già ricevute ad altri utenti collegati a scaricare lo stesso file, in un flusso continuo di dati: si parla quindi di "BitTorrent", torrente di bit, cioè di dati. In essa si distinguono i siti con l'indice e l'elenco dei file condivisi (tracker), coloro che dispongono della fonte completa (seeder) e chi condivide i files parziali (leecher), fino ad arrivare al 100%, diventando a sua volta seeder.

Il file con estensione .torrent contiene l'indice e i dati dei pacchetti in cui è suddiviso l'originale e il client installato intercetterà il .torrent attivando automaticamente il download. Tra i molti programmi che permettono di accedere alla rete BitTorrent, quali uTorrent, Azureus, BitTorrent, DC++, il programma BitComet3 si segnala per facilità d'uso, multipli download/upload tra più fonti, controllo dell'integrità dei file, alta velocità di trasferimento, semplice interfaccia grafica, configurazione automatica, supporto nei forum e aggiornamenti puntuali. Come con tutti i programmi di condivisione, di BitTorrent si può fare un utilizzo illecito o almeno discutibile; per esempio, ricercando e poi condividendo in rete materiale pirata oppure programmi protetti da copyright. Occorre dunque stare attenti a cosa si scarica, anche per proprio uso personale.

Roberto Schiappacassa, ingegnere consulente

1http://it.wikipedia.org/wiki/File_sharing (P2P)
2http://it.wikipedia.org/wiki/Bittorrent
3http://www.bitcomet.com/index.htm

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