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Scelgo Io 6/2007 | pagina 28

Ospedali, errori nascosti
Scegliere è difficile: le statistiche sulla qualità sono segrete

In Svizzera è praticamente impossibile confrontare la qualità degli ospedali. Le statistiche sugli errori medici o sulle infezioni sono segrete.

Sareste contenti di farvi operare da un chirurgo che fa tanti errori?

O ne preferireste uno più professionale?

Scegliere è difficile. Gli ospedali possiedono dati importanti, per mezzo dei quali è possibile determinare la loro qualità: il numero dei casi di mortalità, infezioni e piaghe da decubito o la ripetizione di un intervento sullo stesso paziente.

Queste informazioni però sono segrete.

L'associazione svizzera degli ospedali (H+) ha annunciato che renderà trasparenti i dati dei singoli ospedali solo a partire dal 2010.


Casi più gravi nei grossi ospedali

Perché bisogna aspettare così tanto? «Stiamo lavorando per trovare il metodo ottimale per confrontare i singoli ospedali» afferma Bernhard Wegmüller, direttore di H+.

Gli ospedali universitari vanno confrontati tra di loro secondo criteri diversi rispetto alle strutture più piccole.

Ad esempio negli ospedali ticinesi non vi sono così tanti casi gravi come nei grossi ospedali di Zurigo, Berna o Losanna. Se per le operazioni bagatella il paziente ticinese preferisce stare vicino a casa sua, per interventi complessi è più disposto a farsi operare in un grosso ospedale a nord delle Alpi.

Se quindi nei nosocomi universitari vi sono più decessi non vuol dire necessariamente che la qualità delle cure sia peggiore.


La trasparenza è possibile

All'estero c'è più trasparenza. Più di 30 cliniche del gruppo tedesco Helios hanno confrontato il rischio di mortalità di diversi trattamenti e hanno pubblicato i risultati sul web. In Inghilterra in quasi tutti gli ospedali i pazienti possono ottenere on line le informazioni sui medici.

L'ospedale universitario di Basilea pubblica il numero dei decessi e le cause1: nel 2006 i casi di mortalità dovuti a infarto si situavano al 7,4%, mentre un anno prima arrivavano al 6,6%. L'ospedale Spital Thurgau ha pubblicato i risultati delle operazioni effettuate dal 2000 al 2005 e li ha confrontati con quelli di altre nazioni2. Ad esempio, per operazioni allo stomaco, le degenze hanno avuto una durata media di 14,2 giorni, mentre nel confronto internazionale hanno raggiunto i 18 giorni.

Le casse malati sono sempre più interessate alle informazioni sulla qualità degli ospedali. «In previsione dell'introduzione di tariffe a forfait e della libera scelta dell'ospedale in tutta la Svizzera» afferma Peter Marbet di Santésuisse (l'associazione delle casse malati) «è importante che il paziente disponga di elementi obiettivi per scegliere l'ospedale in cui farsi curare».

Margrit Kessler, presidente dell'Organizzazione svizzera dei pazienti, auspica più trasparenza in questo campo. Gli ospedali dovrebbero fornire informazioni sul numero di giorni di ospedalizzazione e riospedalizzazione, di infezioni avvenute in ospedale, di operazioni ripetute e di emorragie a seguito di operazioni. Con queste indicazioni si potrebbe determinare la qualità di un ospedale.

«Una simile statistica» aggiunge Kessler «è credibile unicamente se i dati che ne derivano sono esaminati da una commissione indipendente. Inoltre, tutti gli ospedali dovrebbero applicare i medesimi criteri».

In Ticino ci si sta muovendo per facilitare la scelta del paziente. «L'Ente ospedaliero cantonale non può che porsi in modo favorevole e sostenere l'iniziativa di pubblicazione dei dati ospedalieri da parte di H+ Ospedali svizzeri» spiega l'Ente. «Ha già dichiarato la sua disponibilità ad aderire a questa iniziativa che permetterà di effettuare dei confronti con istituti simili e continuare ad evolvere con l'obiettivo del miglioramento continuo».

Angelica Schorre, Gianna Bontagnoli

1www.kantonsspital-basel.ch
2www.stgag.ch


Secondo voi gli ospedali dovrebbero pubblicare le statistiche sulle infezioni e sugli errori medici?
Come scegliete il vostro ospedale?
Scrivete a: lettori@scelgoio.ch.

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