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L'Inchiesta |
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6/2011 | pagina 12 |
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Il pericolo viaggia di dietro |
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I sedili posteriori delle auto non proteggono abbastanza i passeggeri
Una nuova inchiesta rivela che i costruttori di auto proteggono di più chi è seduto davanti rispetto a chi sta dietro.
Una ricerca australiana del 2010 è giunta alla conclusione che gli occupanti dei sedili posteriori delle auto non sono abbastanza protetti in caso d’incidente.
I produttori hanno infatti aumentato solo la sicurezza del conducente e del passeggero davanti. I ricercatori hanno analizzato 10 mila incidenti e criticato la mancanza di adeguati crash test da parte dei costruttori.
Il club automobilistico tedesco Adac arriva alla stessa conclusione: mentre conducente e passeggero davanti se la cavano con ferite alle gambe in caso di collisione frontale, spesso i passeggeri seduti dietro subiscono lesioni alla testa e al tronco.
La causa è dovuta alla mancanza di airbag, a sistemi carenti delle cinture di sicurezza posteriori e all’insufficiente protezione della testa. Adac, in un test, ha lanciato manichini contro un ostacolo a 64 chilometri orari. Risultato: Nello sviluppo dei sistemi di sicurezza, i costruttori di automobili hanno dimenticato lo schienale dei sedili posteriori.
La cintura media standard posta sul sedile dietro è risultata chiaramente peggiore di quelle moderne ideate per i sedili anteriori. Nel momento cruciale, un limitatore della forza montato sui sedili anteriori si attiva e dimezza le forze che agiscono sul corpo. Un pretensionatore srotola un po’ la cintura nel momento della collisione e impedisce Così che la testa vada a colpire troppo violentemente in avanti, ferendosi.
Markus Muser, del gruppo di lavoro sulla meccanica degli incidenti di Zurigo, conferma: Pretensionatori e limitatori della forza di ritenuta possono anche portare significativi benefici sui sedili posteriori, proprio perché non sono dotati di airbag.
Secondo Adac, solo Mercedes, Audi, Renault e Peugeot applicano i riduttori di forza sui sedili posteriori in quasi tutti i loro modelli, anche di serie. Sempre per Adac, mancano invece su Bmw, Opel e Ford. E qui si tratta di una questione di costi. èUn supplemento è molto improbabile, ammette Renault. Pretensionatori sul sedile posteriore sono ancora molto rari e si trovano solo in modelli di Mercedes e Volvo.
Non è possibile installare le cinture di sicurezza in un secondo tempo. Chi desidera sapere se i sedili posteriori sono equipaggiati in modo corretto può riconoscerlo dall’ancoraggio al pavimento del veicolo. Una piccola E contraddistingue un limitatore di forza incorporato; una Pè un pretensionatore di cintura.
Poggiatesta poco sicuri
Spesso, nemmeno i poggiatesta dei sedili posteriori proteggono abbastanza, come dimostra il test di Adac. A volte la parte posteriore del poggiatesta è grande il doppio di quanto dovrebbe essere.
Inoltre, spesso non sono ben regolabili. Se, ad esempio, in caso di collisione la testa prima è lanciata in avanti e poi indietro, perché non è trattenuta dal poggiatesta, possono subentrare danni dolorosi e lunghi da curare.
Già in caso d’impatto a una velocità di 25 chilometri orari si possono avere spiacevoli conseguenze a lungo termine, spiega Anton Keller, tecnico del Tcs. Al momento dell’acquisto di una nuova vettura, badate che i poggiatesta possano essere adattati.
I costruttori di Ford e Opel non hanno voluto esprimersi al riguardo. Bmw informa che i passeggeri sui sedili posteriori nelle loro vetture sono èospitati molto bene e in modo sicuro anche senza pretensionatori e limitatori della cintura. Sovente, però, i passeggeri siedono in modo inadatto, o Sono talmente sdraiati che possono quasi scivolare fuori dalle cinture.
Consigli
Tendete bene le cinture
- All’acciate la cintura sul sedile posteriore, tirandola bene in modo che sia tesa.
- Regolate i poggiatesta fino a che si trovano perfettamente dietro la testa.
- Quando all’acciate i gusci e i seggiolini per bambini, fate attenzione che siano agganciati in modo corretto e che la cintura sia ben tesa.
- Ulteriori consigli su: www.auto-sure.ch (in francese) e it.euroncap.com.
Andreas Grote, Saldo
Gianna Bontagnoli
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