Home Domande Abbonamenti  cartacei Abbonamento  al  sito Libri Contatto RicercaCarrello Accedi
Logo Inchiesta Logo Spendere Meglio Logo Scelgo Io

Nessun oggetto nel carrello
<<<<<< Torna indietro
Spendere Meglio 6/2006 | pagina 2

Commento - La vecchia tivù offrirà meno e costerà di più
State guardando il telegiornale e suona il telefono? Con un pulsante potete interromperlo. Potrete riprenderlo più tardi dal punto in cui l’avete lasciato. Con un codice potete impedire ai bambini di vedere trasmissioni per soli adulti. Ieri i canali erano una trentina. Oggi un centinaio. Domani oltre 400.

La televisione digitale porta vantaggi al consumatore. C’è però il rovescio della medaglia. Chi non è interessato a queste novità dovrà presto pagare di più in cambio di meno canali. Per finanziare la nuova tivù, il gigante della via cavo Cablecom ha infatti annunciato che aumenterà del 7% il prezzo di quella vecchia, (l’abbonamento base analogico passerà da fr. 21.- a fr. 22.50 al mese). Nello stesso tempo diminuirà il numero di canali in analogico.

Chi è contento della situazione attuale si sente raggirato. Anche perché la via cavo analogica è soggetta a un monopolio, ossia il consumatore non può scegliersi il provider.

Ma anche nel settore digitale Cablecom per il momento sta approfittando alla grande della sua posizione dominante. Ad esempio non permette l’uso libero dei decodificatori ma impone il suo “Set-Top-Box”, intralciando così la libera concorrenza. Una pratica che secondo la Fondazione per la protezione del consumatore costituisce una violazione della concessione. Ma le autorità non sembrano aver fretta di intervenire. Un’inchiesta dell’Ufficio federale della comunicazione contro la Cablecom, aperta oltre un anno fa, è tuttora in corso e nulla è ancora stato deciso.

Il passaggio alla televisione digitale sarebbe una buona occasione per liberalizzare il mercato e quindi ridurre i prezzi della via cavo. Ora la Fondazione per la protezione del consumatore ha inoltrato alla Commissione per la concorrenza una denuncia contro Cablecom. Staremo a vedere se servirà a qualcosa.

Matteo Cheda caporedattore

Impressum      Privacy Design by VirtusWeb